martedì 29 marzo 2011
Bruce Springsteen, sul Web indizi di un disco solista
Come più spesso accade, tutto parte da un post su Twitter. Forse un po' criptico, ma certo indicativo. Matt Chamberlain, nome forse non esageratamente noto ai più ma batterista tra i più apprezzati sulla scena rock mondiale, in passato già al servizio, in veste di session man, di artisti come Peter Gabriel, Kanye West, Tori Amos, Garbage, Elton John, David Bowie, Robbie Williams, Shakira, Morrissey, Elvis Costello e molti altri, lo scorso martedì ha postato sul proprio account: "When the Boss calls you got to go!". Ovvero: quando il Boss chiama devi andare. Certo, "boss" in inglese significa capo, ed ovviamente una chiamata di un superiore (per quanto un batterista di tale fama possa averne) non può essere lasciata cadere nel vuoto. Quella "B" maiuscola, tuttavia, aveva fatto fantasticare qualcuno. Qualcuno che da l'altro ieri, senza dubbio, sta fantasticando ancora di più: Chamberlain, sempre via Twitter, ha infatti postato il 27 marzo un meno sibillino "Today i'm heading out to NJ to record with that guy from there, so excited". Ovvero "Oggi andrò nel New Jersey a registrare con quel ragazzo di quelle parti, sono così eccitato". Ora, pensando ad un "Boss" che viene dal New Jersey il nome che può venire in mente è uno solo, ovvero quello di Bruce Springsteen. La caratura del collaboratore - da non confondere col quasi omonimo Jimmy Chamberlin, batterista pluriestraniato dagli Smashing Pumpkins - c'è tutta. E il fatto che il Boss abbia intenzione da darsi da fare fuori dalla E Street Band è qualcosa più di una voce, dopo le dichiarazioni rilasciate dal fidatissimo Steven Van Zandt solo lo scorso 22 marzo. Solo voci? Staremo a vedere...
Da Rockol
Alby
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